Ue risponde agli Usa: nuove norme su aiuti di Stato
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Direttore: Alessandro Plateroti

Ue risponde agli Usa: nuove norme su aiuti di Stato

parlamento europeo

La Commissione Ue ha allentato le regole sugli aiuti di Stato per agevolare le industrie europee in risposta all’IRA statunitense.

L’Europa ribatte agli Usa. Arriva la risposta europea all’Inflation Reduction Act, il pacchetto di aiuti statunitense varato dall’amministrazione Biden che ha sollevato molte paure e perplessità per i governi e le imprese europee. L’ingente somma stanziata per il provvedimento statunitense rischia di attrarre verso il Paese anche le industrie europee distogliendo gli investimenti dal suolo europeo. Molti governi di stati membri e la Commissione hanno parlato di una sorta di concorrenza sleale.

La Commissione Ue è corsa subito ai ripari con nuove norme sugli aiuti di Stato per evitare lo scenario peggiore della fuga delle imprese dall’Europa decidendo di allentare le regole sui sussidi. Questo allentamento straordinario rimarrà in vigore fino al 2025. L’esecutivo europeo intende in questo modo consentire ai Ventisette di contrastare la concorrenza con Cina e Stati Uniti.

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Cosa prevedono le nuove regole europee

«Il quadro che abbiamo adottato oggi offre agli Stati membri la possibilità di concedere aiuti di Stato in modo rapido, chiaro e prevedibile – ha spiegato la commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager -. Le nostre regole consentiranno ai paesi membri di accelerare gli investimenti a zero emissioni, proteggendo al tempo stesso il libero accesso al mercato unico così come gli obiettivi di coesione. Le nuove regole sono proporzionate, mirate e temporanee».

Bruxelles prolunga quindi fino alla fine del 2025 la possibilità per i governi di aiutare l’industria a zero emissioni. «Ciò riguarda in particolare i programmi per accelerare l’uso di fonti energetiche rinnovabili così come lo stoccaggio energetico, nonché i programmi per la decarbonizzazione dei processi di produzione industriale». In secondo luogo, la Commissione si propone di semplificare le condizioni per la concessione di aiuti pubblici a progetti di piccole dimensioni e a tecnologie meno mature, come l’idrogeno rinnovabile»; «estendere le possibilità di sostegno alla decarbonizzazione dei processi industriali passando a combustibili derivati dall’idrogeno»; e infine «introdurre massimali di aiuti pubblici più elevati con calcoli semplificati».

Inoltre, si precisa che i paesi potranno fornire un maggiore sostegno alle imprese se esiste un forte rischio che gli investimenti vengano dirottati verso gli Usa.

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ultimo aggiornamento: 10 Marzo 2023 10:53

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